martedì 25 novembre 2008

Ilvervedell'idealizzazione

I sentimenti più dolorosi e le emozioni più pungenti, sono quelli assurdi: l'ansia di cose impossibili, proprio perchè sono impossibili, la nostalgia di ciò che non c'è mai stato, il desiderio di ciò che potrebbe essere stato, la pena di non essere un altro, l'insoddisfazione per l'esistenza del mondo.

Non ho mai avuto amori così reali, così pieni di verve, di sangue e di vita come l'amore vissuto con figure uscite da me stesso. Che peccato! Ne ho nostalgia perchè, come ogni amore, anche questi amori passano...

Il libro dell'inquietudine, Fernando Pessoa



Mi capita a volte di leggere delle cose che sembrano partorite dalla mia mente. Provo uno strano brivido di piacere quando questo accade, forse perchè trovo rassicurante il fatto di non essere la sola a provare determinate sensazioni.

Così, spesso, mi trovo a pensare, anche io, ai rapporti che sarebbero potuti esistere; preferisco il dramma all'emozione debole e noiosa. E allora penso, penso e penso ancora. E mi innamoro di situazioni create dalla mia immaginazione, mi innamoro di sfumature percettibili solo nella mia testa. Ed è un amore intenso e vivo, questo lo giuro.
A un passo dallo svanire, amo così solo ciò che è malato. Tutti i miei amori irrealizzabili.. già. Tutti i miei amori irrealizzabili hanno il sapore del miele e hanno anche il sapore del fiele.

Mi affascinano e sono gelosa di loro, mie sensazioni sfuggevoli.



9 commenti:

paranhouse-hurt mao ha detto...

Lidia...come posso dirti che...se non provassimo certe sensazioni,forse non avremmo cuore!?!,mi spiego,a volte leggiamo qualcosa,a volte lo faccimo come se guardassimo dritto negli occhi qualcuno che senza dire nulla ci ha già detto tutto,e questo accade perchè lasciamo libera l'interpretazione,faccimo nostro qualcosa che sentiamo noi e soltanto noi,e meraviglia quando ci si sente crescere dentro un pensiero che possiamo tenere tra le mani,delicatamente...per non rovinarlo,innamorarsi...con la paura di una bocca appena socchiusa,come se volesse dire qualcosa ma....che non dirà niete,lo sappiamo già cos'è,lo viviamo bene il nostro inconscio!!.......ciao a presto!!

Anonimo ha detto...

cara lilly ti scrivo..-sai-così mi distraggo un po'..a volte succede che ci lasciamo trasportare da una serie di aspettative nate dall'idea che ci facciamo delle altre persone.Sebbene questi magnifici "viaggi mentali" siano appunto magnifici, lo scontro con la realtà li frantuma. Lo sai cosa penso. Io credo che a volte, rimaniamo troppo imbambolati davanti ad una porta chiusa, senza renderci conto del portone spalancato che vi è di fianco. Entrare in contatto con le persone in un modo intimo e vero è mille volte più eccezzionale di ogni singola aspettativa. E il rapporto che ne comporta -se è RECIPROCO- è solido e duraturo. Ma sopratutto vero. ...e per rispondere a Mao,non è il nostro inconscio che viviamo,non è un'inerpretazione nostra che conosciamo soltanto noi, è l'altra persona che viviamo. Il una sincronia perfetta di nostri e suoi sentimenti. ...fanculo le illusioni!!...
ps.faccio molto pubblicità stile mtv..hihihi!!
salut!a presto c..ara!!:)

Lidia ha detto...

@mao e Alessia:
Cosa posso dirvi. Ormai queste sfumature fanno parte del mio carattere.

Forse è meglio dire che facciamo vivere l'altra persona nel nostro incoscio, con un filtro fatto dalle nostre interpretazioni.

Idealizzazione.

Sarah ha detto...

E' necessario idealizzare, Per sopravvivere. E' uno scudo, un'armatura che mettiamo sopra alle cose, per paura che loro, rivelandosi diverse da come le vorremmo, ci facciano troppo male. C'è poi la doppia faccia della moneta... e consiste nel fatto che tutte le cose, prima o poi, si rivelano per quelle che sono, e a noi, che le abbiamo idealizzate, fanno male due volte.

Lidia ha detto...

Mi hai colta nel pieno.

Non dico altro!

Gabriele Zeetti ha detto...

Anche a me capita spesso di girare per la rete e di leggere frasi e pensieri molto vicini al mio modo di vivere la vita.Anche per me questa cosa è molto rassicurante perchè come te mi fa sentire meno solo.
Bel blog Alessia.Un bacione da firenze.gabriele

Jessica ha detto...

La sera, prima di addormentarmi, chiudo gli occhi, risveglio i miei oscuri desideri e li indirizzo verso i sogni. La mattina invece, prima di svegliarmi, immagino l'amore dei miei sogni per dar vita alla mia giornata. Anch'io, come te, m’innamoro di situazioni create dalla mia immaginazione, non riuscirei a vivere altrimenti poichè la vita reale mi addormenta.

Lidia ha detto...

Non posso aggiungere nient'altro se non un sorriso di approvazione.

Anonimo ha detto...

Ho vissuto per tanto tempo solo di immaginazione, poi a un certo punto la realtà è venuta a sbattermi violentemente contro, a un certo punto non mi bastava più vivere in un momdo tutto mio. Ed è stato l'inizio della fine. E' stato sofferenza sempre.
Volevo dire anche una cosa su quel che ha scritto Maraptica, manca una componente, l'oggetto dell'idealizzazione, provare a mettersi dalla sua parte: fa male anche stare nella sua posizione, perchè quando non risponde alle aspettative viene buttato via e si passa ad altro.
Per quanto lo scudo sia necessario per non farsi male, usarlo potrebbe far male a quello che vi viene filtrato attraverso, senza che ne abbia colpa.