venerdì 30 gennaio 2009

Elanottecontinuafareancorapaura


Quando ero piccola, avevo paura dei mostri.

Avevo paura del buio. Di ciò che all'interno di esso potesse scanetarsi: i miei mostri.

Ancora oggi non sono spariti. Continuano a comparire nel buio. Sono grandi, forti. Hanno

oltrepassato anche l'oscuro. Non si nascondono più dalla luce. Dallaluce.

E allora penso, penso, penso. In modo cervellotico. In modo minuzioso. In modo ossessivo.

Questi mostri si sono ormai amalgamati a noi. Siamo noi. Noi.

Qual'è il confine sottile che unisce il significato delle parole mostri e noi? Li teniamo per mano,

vivono insieme a noi, camminano accanto a noi, ci osservano, ci spingono, ci soffocano.

Le delusioni, i fallimenti, la mancanza di fiducia in se stessi, la solitudine, la malattia, la morte, i

momenti in cui si perde la speranza e non si ha più un solo pretesto, una sola ragione, per andare

avanti. Sono questi i miei mostri. E forse lo sono per tanti altri.

E continuano, continuano ad aumentare, ad evolversi, ad adagiarsi alla mia vita e alle mie paure.

Pesano; questo maledetto uomo nero pesa tantissimo.

E la notte continua a fare ancora paura, anche se non sono più così piccola.





venerdì 23 gennaio 2009






Pensare, pensare, pensare..